giovedì 23 luglio 2020

E' tempo per "Riformisti", verso il 5G

Accantonati i festeggiamenti di rito per l'importante successo ottenuto in Europa con il "Recovery Fund" riteniamo utile aprire da subito, sulla scia di questa imponente spinta economica, una rapida riflessione sulle Riforme necessarie di cui il Nostro Paese ha bisogno. Sanità, Fiscalità, Investimenti Pubblici, Scuola e Ricerca, Innovazione per le Imprese, Cantieri e Semplificazioni e tanto, ma tanto altro. Ma più che tempo di riflessioni crediamo sia tempo di Azioni, concrete e mirate, che dimostrino agli Italiani, ed agli Europei che hanno creduto in questo progetto, che il Nostro Paese è capace di "cambiare" e superare con pragmatismo e concretezza anche situazioni più drammatiche. Dobbiamo dimostrare di essere un Paese che, quando serve, sà cambiare velocità. Proprio in tema di velocità è di questi giorni l'appello lanciato dalle pagine di alcune testate giornalistiche (Corriere della Sera) da un gruppo di intellettuali ed esperti: Marco Bentivogli, Luciano Floridi, Enrico Giovannini, Walter Ricciardi, Paolo Venturi, Giorgio Ventre, Massimo Chiriatti, Giorgio Gori, Alfonso Fuggetta, Alessandro Rosina, Fabrizio Pagani, Roberta Siliquini, Maria Chiara Carrozza, Francesco Seghezzi: "Subito la rete 5G, che può accelerare la rinascita del Paese".
Il 5G, affermano, "è necessario e urgente". Il Paese, sottolineano, "non può permettersi di rimanere indietro, in balia di pregiudizi immotivati, esitazioni conservatrici o inammissibili resistenze burocratiche". "Chiediamo dunque al governo, alle istituzioni e alle forze politiche - proseguono - di promuovere con determinazione un'azione di sistema per la creazione di una rete 5G solida e performante, che acceleri la rinascita dell'Italia anche attraverso interventi normativi che accentrino le responsabilità delle autorizzazioni, garantendo adeguati limiti emissivi e liberando le diverse amministrazioni dall'assedio di posizioni irrazionali e antiscientifiche". Il 5G, concludono, "è un obiettivo necessario e urgente, va realizzato rapidamente per il futuro dell'Italia". (ANSA).

 IL TESTO INTEGRALE DELL'APPELLO
"Per mesi l’Italia ha combattuto il coronavirus con il sacrificio e l’impegno di tutti e grazie al massiccio uso delle tecnologie digitali. Nell’emergenza abbiamo usato lo smart working nelle imprese e nelle amministrazioni, la didattica a distanza nelle scuole e nelle università, l’uso delle piattaforme per restare vicini a parenti e amici, l’accesso allo streaming tv per l’intrattenimento. Le aziende di telecomunicazione hanno contribuito alla tenuta economica, culturale e sociale del Paese. Ma nello stesso tempo sono emerse le carenze strutturali della nostra rete, in termini di copertura territoriale, capillarità, velocità e affidabilità di banda, dotazione diffusa di strumenti digitali nella popolazione.
Ora, nella ripartenza, è il momento di sfruttare le enormi potenzialità delle tecnologie, accelerare i tempi della ripresa e creare le basi della nuova società digitale, innanzitutto facendo una decisa scelta nella costruzione della generazione avanzata di reti wireless, chiamata 5G. Una tecnologia che consentirà la più ampia copertura dei territori, compresi i piccoli comuni, una maggiore capacità di connessione alle fonti di informazioni e dati, una connettività stabile e velocissima, l’Internet delle cose, la remotizzazione della prevenzione e cura delle cronicità, la previsione dei grandi rischi naturali, l’automazione della mobilità e delle città. Non è una rete in più, successiva al 4G, è l’infrastruttura di un vero e proprio ecosistema digitale che può rigenerare e dare sostenibilità al territorio. Sono evidenti gli impatti estremamente positivi sull’economia, sul lavoro, la mobilità, la sanità, sull’educazione, sulla cultura e l’intrattenimento, rendendo possibile per tutti una migliore qualità dell’accesso a servizi e contenuti e contribuendo alla crescita e allo sviluppo.
Di fronte a questi traguardi, il Paese non può permettersi di rimanere indietro, in balia di pregiudizi immotivati, esitazioni conservatrici o inammissibili resistenze burocratiche.
Chiediamo dunque al governo, alle istituzioni e alle forze politiche che hanno da tempo avviato un percorso partito dall’assegnazione delle frequenze e ora giunto nel vivo della gara di aggiudicazione dei diritti d’uso ai vari operatori di promuovere con determinazione un’azione di sistema per la creazione di una rete 5G solida e performante, che acceleri la rinascita dell’Italia, anche attraverso interventi normativi che accentrino le responsabilità delle autorizzazioni, garantendo adeguati limiti emissivi e liberando le diverse amministrazioni dall’assedio di posizioni irrazionali e antiscientifiche. Il 5G è un obiettivo necessario e urgente, va realizzato rapidamente per il futuro dell’Italia."

Un abbraccio "digitale"
La Redazione