domenica 21 marzo 2021

Contributi per una Migliore Politica: Il PCI e la DC negli anni 70 Nilde Iotti e Tina Anselmi

Ringrazio Laura, Veronica, Rosa, Annapaola, Teresa per aver arricchito il post con la loro voce

Dopo aver pubblicato l’articolo su Achille Occhetto & Mino Martinazzoli (anni 90) e quelli più recenti su Pio La Torre & Piersanti Mattarella Mattarella (anni 80), entriamo adesso negli anni 70 del Novecento. Il post che segue è dedicato a due donne: Nilde Iotti e Tina Anselmi, due figure importanti sia per il PCI e per la DC, sia per la Repubblica e per la storia delle donne nel nostro Paese. Sono, per così dire, delle “madri della Repubblica”. Vissero in periodi difficili, cioè negli anni del fascismo, della fuoriuscita dalla dittatura, della ricostruzione del Paese: pur da avversarie (PCI e DC erano antagonisti),  queste due donne seppero dare una visione comune e concreta all’impegno femminile  in politica. Nilde Iotti fu la prima Presidente della Camera. Tina Anselmi fu la prima Ministra! Nelle righe che seguono saranno ospitate delle voci di donne di oggi che arricchiscono questo mio articolo.

Dati Biografici di Nilde Iotti

Nilde Iotti, pseudonimo di Leonilde Iotti (Reggio Emilia, 10 aprile 1920 – Poli, 4 dicembre 1999).

Incarichi pubblici

Prima donna nella storia dell'Italia repubblicana a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato, la Presidenza della Camera dei deputati, incarico che detenne per quasi 13 anni e per ben tre legislature, dal 20 giugno 1979 al 22 aprile 1992. Il suo impegno politico affonda le radici nella partecipazione alla Resistenza come attivista nei Gruppi di Difesa della donna: in tali strutture provvedeva alla raccolta di indumenti, medicinali e cibo per i partigiani impegnati nella guerra di Liberazione. Nilde Iotti ha partecipato alla stesura della Costituzione.  Ha voluto dar voce alle donne emiliane.

Dati Biografici di Tina Anselmi

Tina Anselmi (Castelfranco Veneto, 25 marzo 1927 – Castelfranco Veneto, 1º novembre 2016 ).

Incarichi pubblici 

Fu staffetta partigiana, poi politica nella DC. Fu la prima donna a ricoprire la carica di Ministro della Repubblica. Nominata nel Luglio del 1976 titolare del dicastero del Lavoro, fece approvare la legge 903 del 1977 sulla occupazione femminile. Successivamente fu Ministro della  Sanità. Grazie al suo impegno, venne istituito il Servizio Sanitario nazionale universale ( legge n. 833 del 1978) e reca la  sua firma la legge per il riconoscimento della interruzione volontaria di gravidanza (legge n. 194 del 1978, poi “confermata” dai cittadini durante lo storico referendum nel 1981).  Nel 1981,Tina Anselmi fu  inoltre Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta che scoperchiò il cancro della P2, la loggia segreta che manovrava nell’ombra contro le decisioni del popolo sovrano.

La voce delle donne di oggi

“Nilde Iotti è stata una donna che ha combattuto tante battaglie, in nome della giustizia sociale, del divorzio e del diritto all’aborto” mi dice Laura, giovane avvocata, impegnata nel nostro circolo e che ringrazio anche per le note biografiche sopra esposte. “Donne determinate come Nilde Iotti hanno partecipato alla stesura del più importante documento italiano, la Costituzione. In questo breve intervento, vorrei evidenziare il forte sentimento politico della Iotti, ma anche le forti ideologie politiche che dopo il fascismo hanno spinto le persone a lottare per vedere affermati finalmente i diritti civili, l’uguaglianza tra gli uomini e l’emancipazione femminile.  Oggi, purtroppo viviamo passivamente il sentimento politico e le grandi lotte che hanno vissuto i nostri nonni ci sembrano solo un vecchio libro di storia impolverato, non ci rendiamo conto del fatto che alcuni politicanti si stanno divertendo a voler cancellare diritti acquisiti con fatica e, talvolta con il sangue di chi quelle lotte le ha volute e/o dovute davvero combattere per sfuggire ad un opprimente regime che non dava libertà.   Anche oggi, nel 2021, c’è da combattere, cito un recente episodio che mi ha particolarmente colpito: la pallavolista citata per danni dalla società che ha investito su di lei perché incinta; ancora una volta la nostra società fa apparire come la “lotta al femminile” non sia affatto terminata con le battaglie di Nilde Iotti, ma al contrario, emerge proprio di quanto ci sia ancora da combattere affinché la parità di genere non rimanga solo nei testi giuridici e venga effettivamente affermata”. 

Veronica - professoressa di Lingua inglese e Scienze politiche a Roma, presso l’ Università La Sapienza - mi dice che un fil rouge collega Tina e Nilde: “Hanno conquistato i ruoli istituzionali non perché donne, ma per la loro autorevolezza. Tina ha fatto moltissimo per i diritti delle donne e Nilde aveva una grande forza nell’espletare la sua carica istituzionale. Vorrei ricordare anche Rosa Oliva recentemente premiata dal Presidente Mattarella”.

Rosa - già dirigente scolastica e consigliera comunale a Jesi ed in provincia-  aggiunge: "Due donne che pur appartenenti a parti politiche opposte si sono trovate vicine nell'impegno  profuso nelle Istituzioni ai massimi livelli sempre con lucida intelligenza che le ha condotte ad assumere responsabilità anche molto pesanti affrontate con stile discreto, solerte, intellettualmente onesto. Voglio solo ricordare il lavoro condotto dalla Anselmi come Presidente (quando la politica maschilista non vuole correre rischi chiama una donna) della Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla loggia segreta P2 di Licio Gelli, una storia buia che allunga ancora le sue nocive ombre sulla nostra fragile democrazia. Ambedue rappresentano un modello di impegno politico che sembra essere assente nel vuoto vociare al quale ci ha abituato il panorama politico di oggi". Ringrazio Rosa per avermi mandato la foto che ritrae insieme Iotti ed Anselmi:  sono a Montecitorio in occasione della festa della donna 8 marzo 1991. (La foto è tratta dal libro autobiografico di Tina Anselmi, Storia di un passione politica, Sperling & Kupfer, 2016).
In particolare su Tina Anselmi si è soffermata la voce di Annapaola, dirigente di cooperativa ed impegnata nella pastorale sociale: “Non si può riuscire a contenere in poche righe il pensiero, le esperienze, insieme al coraggio e alla generosità imponente che hanno attraversato le scelte di vita di Tina Anselmi; un bel libro- intervista: “Storia di una passione politica” l’autobiografia -  la descrive con semplicità e rende ragione della personalità originale di una donna speciale. Tra i tanti passaggi mi ha colpito una sua affermazione: ͔<< La democrazia va a cercare i protagonisti, affida loro un compito e se ciascuno lo assume perché ci crede, allora la democrazia vive e progredisce. Anche su questo punto mi trovavo in perfetta sintonia con Nilde Iotti, così come eravamo entrambe convinte di dover lasciare un segno in politica: noi che crediamo nella libertà e pretendiamo che sia difesa e tramandata alle nuove generazioni. Testimoniare è possibile se non si smette di cercare la verità>>. È una sintesi bellissima dell’impegno che la Anselmi ha espresso verso le istituzioni e la gente del suo amato Paese, della dignità di una donna politica capace di apprezzare la statura degli avversari fino alla libertà di esprimere loro più stima che rispetto;  ma soprattutto, la tenace ricerca della verità che l’ha sostenuta in tante battaglie. Tina Anselmi, si definisce come Nilde Iotti una testimone orgogliosa e serena di un grande amore verso le future generazioni. Per questo riconosciamo ancora oggi il loro incontestabile valore di donne di Stato ”.
Infine, ecco la voce di Teresa, giurista dei diritti umani ed insegnante apprendente: “Ho conosciuto personalmente Tina Anselmi che era già anziana, a Bassano. 15 o forse 20 anni prima l’ avevo ascoltata ad un incontro Rosy Bindi a Treviso, che lei presentò come la sua " delfina". Due donne in gamba, democristiane preparate e colte di generazioni diverse. In quest’ ultimo incontro a Bassano avevamo condiviso con lei i temi della Resistenza… io ero intervenuta come esperta in diritti umani o come difensora civica o come fondatrice del club Unesco in zona, non ricordo. Comunque  abbiamo condiviso forme e approcci, oltre ad un rispetto ed un ascolto reciproco del quale mi sono, ricordo nitidamente,  meravigliata anch’ io … perché  sembrava che avessimo sempre condiviso molto. Alla fine con Tina ci siamo subito date del tu … e mi dice che avremmo dovuto vederci presto, perché  dovevamo fare molte altre cose insieme. Poi non ci siamo più riviste,  ma ricordo - e vorrei condividere questo con chi mi legge- che, allora, la visione comune riguardava un senso di libertà e uguaglianza per una democraticità fondata sui valori costituzionali… per una consapevolezza che, mi sembrava, pochi potessero  avere come noi due. La cosa mi gratificò molto. Ho conoscenza della sua storia e di come si era comportata nei luoghi di potere dove fu eletta:  Tina Anselmi affrontò l’impegno con grande senso dei valori, di quegli stessi valori che abbiamo condiviso, con un contributo che dovrebbe essere di indicazione su come comportarsi anche oggi… I politici veneti potrebbero  ricordare e imparare  da tale “archivio” di memoria colta, democratica e di condivisione”.
Cosa Tina e Nilde possono dire oggi al PD, alle sue donne ed ai suoi uomini? A tutte le cittadine e cittadini? Quale sarà il protagonismo femminile nella società della ricostruzione dopo la pandemia? Ne parleremo nel prossimo post…

Per approfondire:
:: Fondazione Nilde Iotti ::
9 Dicembre 1977: la ‘Legge Anselmi” sul lavoro. La rottura di un tabù, l’inizio della marcia per la “parità di trattamento” (ilmamilio.it)
Tina Anselmi, Storia di un passione politica, Sperling & Kupfer, 2016
Luisa Lama, Nilde Iotti. Una storia politica al femminile
Nilde Iotti, La tecnica della libertà, Edizioni di Comunità
Andrea Canova, Nilde Iotti, La ragazza dalle spalle larghe. Omaggio alla figura di Nilde Iotti, nel centenario della nascita. Con scritti di Luca Vecchi, Ileana Malavasi, Raffaella Curioni, Antonio Petrucci, Ugo Bellocchi, Marisa Malagoli Togliatti, Jone Bartoli, Marisa Rodano, Loretta Giaroni, Giorgio Napolitano, Livia Turco, Giorgio Frasca Polara, Vannino Chiti, Rocco Caccavari, Michele Giardiello, Piera Capitelli, Mauro Guerra, Anna Foglietta

Giandiego Carastro