GIUSEPPE DOZZA E GIUSEPPE DOSSETTI
Il post di oggi è dedicato a due figure del PCI e della DC che si scontrarono politicamente, a Bologna: Giuseppe Dozza per il PCI e Giuseppe Dossetti per la DC. Lo scontro fu elettorale ed avvenne negli anni 50, quando anche in Italia era scesa la “cortina di ferro”, cioè la netta divisione, anche sociale, tra socialcomunisti, da un lato ( egati al patto di Varsavia e quindi a Mosca) e promotori del cosiddetto mondo libero, dall’altro (atlantisti legati a Washington). Per una coincidenza, concludo questo post quando non si sono ancora concluse le primarie comunali del centrosinistra che si terranno il 20 giugno anche a Bologna. L’ex Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, le ha definite “primarie al sangue”, per le ruvidezze che si sarebbero scambiati i candidati di Italia Viva, Conti e del PD, Lepore. Ruvidezze che sono poca cosa rispetto alle elezioni del 1956, in cui si sfidarono PCI e DC, proprio con Dozza e Dossetti candidati!!!
Oggi facciamo fatica a capire il clima “pesante” che si respirava nella società italiana. Ci provo a descriverlo, facendo ricorso ad un motivetto famosissimo degli anni 80, quindi trent’anni dopo le elezioni che riguardarono Dozza e Dossetti. Il motivo è “Vamos a la playa”, dei Righeira. Ad un certo punto, si parla di una bomba che scoppia, che rilascia un vento radioattivo, il quale a sua volta spettina i capelli dei bagnanti…
Vamos a la playa
Todos con sombrero
El viento radiactivo
Despeina los cabellos
Il cantante Johnson Righeira, intervistato dal critico musicale Red Ronnie, spiegò che il tema della guerra nucleare era nell’aria. Si temeva uno scontro radioattivo tra USA ed URSS. Questo negli anni 80. Figuriamoci il clima negli anni 50…figuriamoci la sfida del 1956, sessantacinque anni fa…
Giuseppe DozzaBiografia
Nasce a Bologna nel novembre 1901, e qui muore nel dicembre 1974. Fu membro del Comitato di Liberazione Nazionale di Bologna con Ilio Barontini ed Giuseppe Alberganti.
Impegni politici
Per 25 anni fu Sindaco di Bologna, contribuendo alla diffusione del “mito” del comunismo emiliano-romagnolo, efficiente nella gestione amministrativa e vicino alle masse operaie e contadine.
Giuseppe DossettiBiografia
Nasce a Genova nel Febbraio 1913, muore a Oliveto di Monte Veglio nel dicembre del 1996, 25 anni fa. Da adolescente, fu impegnato negli studenti di Azione Cattolica e con il sacerdote don Torreggiani visitò le periferie della sua città, stando vicino in particolare ai carcerati ed al popolo Rom. Fu un affermato docente di diritto ecclesiastico.
Impegni politici
Fu partigiano, poi membro della Costituente dal 1946 al 1947: dialogò direttamente con il Segretario generale del PCI, Palmiro Togliatti per sottolineare quanto c’era in comune tra masse cattoliche e masse comuniste, con l’ obiettivo di rifondare i legami sociali dopo gli anni della dittatura fascio-monarchica. Dossetti poi scelse la via del monachesimo, si impegnò nel riconciliare la Chiesa cattolica con la Modernità, nel famoso Concilio Vaticano II su cui ho scritto qualche mese fa…Alla fine della sua vita, il 25 aprile 1994, fondò i Comitati per la difesa della Costituzione, temendo che le destre italiane di fine Novecento avessero dentro di sé una potenza liberista e mercatista, fortemente antipolitica e quindi anticostituzionale.
Le elezioni comunali del 1956
Come ricorda Paolo Tirelli sul sito della enciclopedia Treccani: le consultazioni, svoltesi il 27-28 maggio del 1956 con il sistema proporzionale, premiarono la lista "Due torri" con il 45,2 per cento dei voti e 29 seggi e il Partito socialista italiano (PSI) con il 7,4 per cento dei voti e 4 seggi. Le preferenze per Dozza. furono 31.000, mentre Dossetti ne ricevette solo 13.000 (la DC aveva avuto il 27,7 per cento dei voti e 17 seggi). La nuova Assemblea si riunì il 30 giugno e Dozza, prima di essere confermato sindaco con 31 voti e 18 schede bianche su 56 presenti, rivolse un misurato discorso ai consiglieri, in cui propose, cessate le polemiche della contesa elettorale, una seconda collaborazione" alle forze politiche centriste. Ma la battaglia politica fu aspra. Il candidato del PCI, Dozza, in conferenza stampa pre-elettorale, espresse il timore che una vittoria di Dossetti potesse preludere alla rinascita dell'antico regime delle legazioni e potesse inaugurare un periodo di "corruzione politica e morale" (v. P. Tirelli sul sito Internet della Enciclopedia Treccanti). Dossetti sarebbe stato un candidato straniero, imposto dal Vescovo di Bologna Mons. Lercaro…e stiamo parlando di Dossetti, partigiano e padre Costituente!!!
Tuttavia, Dossetti, seppur politicamente sconfitto, vinse, culturalmente. Infatti, Dossetti, affiancato dal sociologo Achille Ardigò (forse il Gramsci cattolico…ma sul ruolo degli intellettuali dedicheremo un altro post, quando parleremo di don Sturzo e del pensatore de I quaderni dal carcere), elaborò un percorso di ascolto minuzioso di quartieri e rioni, dando vita al famoso “Libro Bianco” che fece scuola nei decenni successivi in tantissimi comuni italiani. Dossetti nel suo programma aveva proposto i Consigli di quartiere, come originale strutture di autogoverno decentrato.
… Il prossimo post sarà dedicato ad un approfondimento sul ruolo dei sindaci nella storia della Repubblica, con particolare attenzione alla parabola iniziata negli anni 90 con la elezione diretta dei sindaci fino ad arrivare alla difficoltà di essere sindaco oggi, come recenti fatti di cronaca descrivono.
Link per approfondire:
Don Giuseppe Dossetti: breve biografia, articoli e materiali (circolidossetti.it)
DOSSETTI, Giusepppe in "Enciclopedia Italiana" (treccani.it)
1994 - Giuseppe Dossetti e i Comitati per la difesa della Costituzione - Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi | Biblioteca Salaborsa
Giuseppe Dossetti e il Libro bianco su Bologna - Achille Ardigò - Libro - EDB - Fede e storia | IBS
DOZZA, Giuseppe in "Dizionario Biografico" (treccani.it)
Giuseppe Dozza. La rinascita della città Libro - Libraccio.it
GIUSEPPE DOZZA - BIOGRAFIA BREVE DI UN SINDACO (cronologia.it)
Giandiego Carastro