Gramsci e don Sturzo
Il post precedente è stato dedicato a Palmiro Togliatti e ad Alcide De Gasperi. Ricordo che stiamo affrontando il tema dell’antifascismo a partire da figuredel PCI e della DC che vennero uccise, esiliate, imprigionate dal fascismo. Il seguente post vuole ricordare due figure di politici, che furono anche intellettuali: Antonio Gramsci e Don Luigi Sturzo.
Antonio Gramsci (1891-1937)
Fondatore del Partito Comunista d’Italia il 21 gennaio del 1921, a Livorno.
Per cosa ricordare Gramsci
Va sicuramente ricordato per il concetto di “egemonia culturale”. Dal sito Pilloledigramsci, possiamo sintetizzarne una spiegazione nel mondo che segue:
- Quanto sia importante il loro ruolo nell'educazione delle classi culturalmente "inferiori", nella creazione di uno spirito critico comune, nel favorire ed incentivare la formazione di pensieri ragionevoli e logici da parte di più persone possibili.
- L'importanza cruciale della classe intellettuale di ogni società. Di quanto essa, attraverso i suoi esponenti, sia determinante nel forgiare il pensiero comune diffuso fra la cittadinanza. La classe intellettuale si manifesta in svariate forme: politici, università, giornalisti, filosofi, letterati, artisti e tante altre figure (oggi potremmo, a determinate condizioni, inserire anche gli influencer?)
- Quanto sia importante il ruolo del partito dell’educare le masse al confronto, all’aggiornamento, allo scambio dei saperi tra cultura accademica e cultura popolare.
Durante il ventennio fascista
Nel 1928, durante il cosiddetto “processone” contro di lui, il Pubblico Ministero affermò: "Per vent'anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare”.
Il fascismo e Gramsci
Cosa ha comportato per lui il fascismo? Ha comportatol’arresto, l’aggravarsi delle proprie condizioni di salute a cui è seguita la morte nel 1937.
Don Luigi Sturzo (1871-1959)
Fondatore del Partito Popolare Italiano il 18 gennaio del 1919, a Roma.
Per cosa ricordare Sturzo
• Per aver intuito la urgenza di un partito di cattolici, programmatico e non clericofascista.
• Aver rispettato la dimensione societaria della vita civile, dove né l’egoismo dell’individuo né le pretese dello Stato devono aver eccessiva voce in capitolo,
• Aver creato una coscienza europea sui temi della libertà e della democrazia, in tempi di guerre, discriminazioni, lager.
• Aver valorizzato la analisi rigorosa dei fatti, prima di esprimere giudizi ideologici
Durante il ventennio fascista
Fu costretto all’esilio, prima in Inghilterra e poi in America, dimettendosi da Segretario del Partito Popolare Italiano.
Il fascismo e don Sturzo
Cosa ha comportato per lui il fascismo? Ha comportato l’esilio, il ripudio della Santa Sede, la perdita di ogni reputazione non solo politica, ma anche ecclesiale (e per un sacerdote questo è causa di grave sofferenza morale)
Conclusione
L’intellettuale è colui che può aiutare gli iscritti del PD ad interpretare la realtà che stiamo vivendo, che ha coscienza storica e consapevolezza culturale. Può sembrare un tema astratto, ma su di esso si è svolta una Agorà democratica, lo scorso 8 novembre. Il titolo era “Chi ci aiuta a pensare la realtà?” e sono intervenuti iscritti e non iscritti da Venezia, Roma, dalla Toscana, da Parigi ed anche dalla Germania. On-line, ci siamo chiesti quali intellettuali ci stiano aiutando a pensare la realtà per trasformarla secondo i principi di uguaglianza, libertà e giustizia. Non ci crederete, ma abbiamo parlato anche di Antonio Gramsci!!!
Questa coincidenza ci spinge a continuare a studiare il pensiero di Gramsci e di Sturzo.
Intervisteremo diverse personalità che hanno studiato i loro percorsi culturali e politici...
Per approfondire:
Fondazione Gramsci onlus
Homepage | Istituto Luigi Sturzo