Ricordiamo avvenimenti del secolo scorso, come il ruolo che le Forze Armate hanno avuto nella Prima guerra mondiale, portando a compimento il disegno risorgimentale: l’unione dei territori e dei popoli che hanno dato origine all’Italia.
Questa ricorrenza coincide con il centenario dalla traslazione della salma del Milite ignoto all’Altare della Patria, a Roma. La salma è ignota perché non si conosce l’identità del soldato tumulato. Il milite ignoto voleva rappresentare il sacrificio dei soldati in ciascuna delle zone del fronte della Prima guerra mondiale: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare.
La scelta tra undici bare identiche venne compiuta da Maria Bergamas di Trieste, il cui figlio Antonio – disertore dell'esercito austriaco e volontario nelle fila italiane – era caduto in combattimento senza che il suo corpo potesse essere identificato. Il Feretro prescelto fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma, ricevendo gli onori delle folle presso ciascuna stazione e lungo gran parte del tracciato. Il 4 novembre di 100 anni fa più di trecentomila persone accorsero per quel giorno a Roma da ogni parte d’Italia per rendere omaggio al Milite Ignoto.
Sembrano episodi lontani, ma è necessario ricordare le gesta di quanti hanno dedicato la propria vita per la Patria: ciò ha permesso l’edificazione di uno Stato finalmente unito e libero.
Facciamo nostro il ringraziamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle Forze Armate, anche in questi mesi di crisi pandemica: “ (…) Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Finanzieri e personale civile della Difesa che, in questo stesso momento, state profondendo le vostre migliori energie al servizio del Paese, siate sempre degni del giuramento di fedeltà prestato alla Repubblica dinnanzi alla Bandiera, suo emblema unitario più rappresentativo, in nome e per l’affermazione dei valori di pace, giustizia e libertà (…)”.
Approfondimenti: Il Milite Ignoto - Difesa.it
Giandiego Carastro