domenica 6 settembre 2020

I nostri candidati alle Elezioni Regionali Marche 2020: Giorgia Fabri

Continuiamo con la presentazione dei candidati, di espressione PD, della provincia di Ancona per le prossime Elezioni Amministrative Regionali che si terranno il 20 e 21 SETTEMBRE. 
 
In rigoroso ordine alfabetico andiamo a conoscere: Giorgia Fabri

Anche per lei il nostro quesito: "Parlaci un po di te, cosa ti ha spinto a candidarti e qual è il tuo progetto per le Marche".

"Aderisco volentieri alla bella iniziativa che il Circolo di Monte San Vito, attraverso questo Blog, ha voluto perseguire, un'idea di apertura a tutti i candidati della nostra provincia che mi piace interpretare come quella sana voglia di "unità" e di "fare squadra" di cui la Nostra politica, soprattutto a sinistra, ha tanto bisogno.

CHI SONO
Sono nata a Corinaldo nel 1979 e qui risiedo, in contrada Madonna del Piano: un luogo di pregio storico e archeologico, a ridosso di quello scrigno di beni artistico-culturali che è la chiesa paleocristiana di Santa Maria in Portuno. Sono coniugata e madre di due figli, insegnante di scuola primaria, con esperienza maturata negli anni nelle diverse realtà scolastiche di Agugliano, Ancona e Corinaldo.

GLI IMPEGNI
Fin da giovanissima mi sono impegnata nell’ambito sociale e con i giovani, partecipando in prima persona alle attività dell’oratorio di Corinaldo e a quelle della Diocesi senigalliese con momenti musicali pensati per il coinvolgimento dei ragazzi. Lo stesso impegno ho poi dedicato all’ associazionismo locale, organizzando eventi rivolti all’infanzia. Sono amica attiva presso il Sermig di Torino (Servizio Missionario Giovani), fondato da Ernesto Olivero con lo scopo di combattere la fame nel mondo tramite opere di giustizia e azioni di solidarietà verso i più poveri. E’ anche un luogo di cultura attraverso “L’Università del dialogo” e di formazione per i giovani. E’ la mia seconda casa.

L’ESPERIENZA AMMINISTRATIVA
Sui valori dell’umiltà d’animo, dell’ascolto costante, del confronto ho basato il mio impegno per Corinaldo quando, otto anni fa, con grande passione, sono diventata Assessore. Ho ricevuto le deleghe alle politiche culturali e turistiche, all’animazione territoriale ed associazionismo, teatro, rapporti con le scuole, politiche dell’infanzia e giovanili, alle pari opportunità, alla valorizzazione dei beni culturali e alla promozione della cultura della legalità. In tale ruolo sono stata poi riconfermata nel 2017, al secondo mandato elettorale.
Mi sono data tre obiettivi fondamentali:
- sviluppare esperienze che siano attrattive in termini turistici sociali e culturali, all’insegna della valorizzazione e promozione delle eccellenze ambientali, storico-artistiche, ricettive e umane; 
- combattere lo scoraggiamento di quanti, in particolar modo i giovani, ritengono di non trovare in questo territorio opportunità di aggregazione, formazione e crescita materiale e spirituale; 
- creare un terreno fertile dove la collaborazione tra istituzioni, associazioni e privati possa portare a idee forti e a una comunità fatta di individui solidali e determinati.

UNA REGIONE DI PROSSIMITA'
La mia idea di città era ed è quella dove ognuno possa sentirsi realizzato, accolto e amato. Ed è anche la mia idea di Regione, dove le persone possano sentirsi fiduciose e sicure, in dialogo costante, attivo e veloce con un ente che sarà al loro fianco, accompagnandole, orientandole al meglio tra le varie possibilità, agendo con umanità e trasparenza.
Dialogo e prossimità sono gli elementi chiave per avvicinare la Regione agli amministratori locali e ai cittadini, ma saranno anche lo strumento attraverso cui capire come potenziare i servizi alle persone, come le reti sociosanitarie e assistenziali, e i servizi alle imprese, come le infrastrutture fisiche e digitali; attraverso cui stimolare la crescita occupazionale e formazione scolastica e imprenditoriale; favorire l'accoglienza ricettiva e culturale attraverso una promozione unitaria di costa ed entroterra che possa permettere anche di cogliere le opportunità che si presenteranno al territorio: questi i punti fermi attorno a cui ruoterà il mio impegno."

"Nel mio piccolo ho scoperto la bellezza del prendersi cura ognuno dell’altro. Nel mio piccolo ho scoperto quanto sia importante il fare comunità. Un fare che trasforma anche il più piccolo gesto in qualcosa di prezioso. Lavorerò nel dare la possibilità a questi piccoli gesti di diventare preziose eccellenze per la nostra terra."

Quest'ultima frase non c'è l'ha inviata Giorgia, l'abbiamo sottratta noi da un suo post sui social. Riteniamo che in essa vi sia la sintesi perfetta della sua idea a forte spinta solidaristica e la sua voglia di fare della Regione la casa di tutti, partendo dai più indigenti, una Regione che non aspetta i suoi cittadini ma che li incontra ogni giorno nei loro bisogni. Le Marche sono proprio questo, quel piccolo gesto che porta dentro tanto amore.

La redazione del Circolo PD di Monte San Vito intende anche per questo ringraziare Giorgia per il suo contributo. Riteniamo la sua "Regione di prossimità" una brillante intuizione per riportare la "politica" tra la gente, laddove la vita scorre e si fa storia, giorno dopo giorno. 

Il nostro Circolo sarà sempre al fianco di chi sceglie il dialogo e l'ascolto "vero" dei cittadini, posto in antitesi ai soliti "slogan" pregni di qualunquismo e figli di ignoranza e di incompetenze.

Avanti Giorgia, il nostro sostegno convinto a te, cosi come agli altri candidati della provincia di Ancona di espressione PD, con il candidato Presidente Maurizio Mangialardi, a protezione delle Marche e dei marchigiani.

Un saluto convinto,

la Redazione 

venerdì 4 settembre 2020

I nostri candidati alle Elezioni Regionali Marche 2020: Manuela Carloni

Continuiamo con la presentazione dei candidati, di espressione PD, della provincia di Ancona per le prossime Elezioni Amministrative Regionali che si terranno il 20 e 21 SETTEMBRE. 

In rigoroso ordine alfabetico andiamo a conoscere: Manuela Carloni.
 
Anche per lei il nostro quesito: "Parlaci un po di te, cosa ti ha spinto a candidarti e qual è il tuo progetto per le Marche":

"Sono Manuela Carloni, già Presidente di Auser Marche, associazione di volontariato e di promozione sociale, (si occupa di invecchiamento attivo, impegnando i propri soci in attività culturali e ricreative, in servizi per le persone più fragili, di cura della città e dell’ambiente, per vivere a lungo ed in buona salute). Nel terzo settore ho messo a frutto le competenze maturate nel mio lavoro come insegnante di scuola primaria a tempo pieno e nell’innovazione didattica, e poi nel sindacato. Segretaria generale FLC-CGIL Ancona e Marche, ho promosso azioni per la tutela dei diritti dei lavoratori di scuola, università e ricerca, la centralità dell’istruzione pubblica e la qualità del mondo della conoscenza.

Ripartire dalle competenze - Il mio obiettivo è quello di poter contribuire, con le competenze acquisite in una vita di lavoro, di impegno sociale e per i diritti, a un governo regionale di centro sinistra in grado di costruire e realizzare un progetto complessivo di ricostruzione e di ripartenza per le Marche, attraverso un nuovo modello di sviluppo capace di dare risposte non settoriali ma complessive, e soprattutto concrete, alle fragilità che il Covid-19 ha chiaramente evidenziato, in ogni settore. Servono competenze e uno sguardo nuovo per cambiare.

L’ispirazione dal Terzo Settore - Sono convinta che essere vicini alle persone sia la vera innovazione di cui il nostro territorio ha davvero bisogno, perché è solo attraverso il confronto sincero, appassionato e competente, con le diverse realtà che possono nascere soluzioni nuove per migliorare la qualità della vita di tutti. Un esempio? Come Auser ho avuto l’onore di essere stata scelta come capofila di un grande progetto, RIESCO Marche, reti inclusive e solidali per la comunità, finanziato dalla regione Marche con le risorse messe a disposizione dalla legge sul Terzo Settore. Il risultato è una rete di 14 associazioni che si sono unite per azioni comuni, organizzando altre associazioni più piccole, in totale quasi 40. Il nostro è probabilmente il primo esperimento in Italia, e sta funzionando benissimo. Questa è, a mio avviso, la dimostrazione di come oggi l’unica soluzione possibile è quella di mettere insieme i soggetti con uno spirito nuovo, mettendo in comune competenze, risorse, passione e impegno.

Sviluppo delle aree interne: lavoro, ambiente, cultura, servizi - Lavoro, istruzione, sanità, welfare, economia, turismo, aree interne, spingere con decisione sulla ricostruzione nelle zone terremotate. Sono questi i temi principali, e presuppongono la necessità di avere presente quale idea di sviluppo vogliamo per le Marche per implementare infrastrutture e servizi: dai trasporti alla banda ultra larga, dai servizi sanitari di prossimità a quelli della prima infanzia, alla scuola, alla rete delle università, alla ricerca. Il sistema ha rilevato le sue fragilità, è necessario un progetto vero di valorizzazione e sviluppo di tutte le Marche, a partire dalle aree interne.

Apprendimento permanente e invecchiamento attivo - Sono i due concetti che ritengo fondamentali e che coinvolgono l’intera vita delle persone, dall’infanzia in avanti. Due idee che possono incidere sulla qualità della scuola, del lavoro e della vita di tutti i marchigiani. È soprattutto su questi due temi che intendo spendere le mie energie e dare il mio contributo, attivando nuovi percorsi o strumenti che ci sono già, ma non sono stati utilizzati. Battendomi per ciò che è giusto e confrontandomi per risolvere i problemi.

Fare politica significa mettere al centro il rapporto con i cittadini, sempre.

In questa campagna elettorale sto cercando di incontrare piccoli gruppi di cittadine e cittadini con cui parlare, confrontarmi, per rappresentare soluzioni e iniziare un confronto che non terminerà con le elezioni. Questo è il modo di lavorare e fare politica in cui credo. Credetemi anche voi... Insieme si può!"

Vogliamo ringraziare Manuela per contributo offerto al nostro Blog, ma soprattutto per aver portato all'interno della campagna elettorale, e speriamo poi nel suo impegno politico in Regione, un tema delicatissimo e centrale come l'associazionismo e il volontariato. Ci affascina l'idea di definire il Terzo Settore come vera, nuova innovazione. Riscoprire la "grande bellezza" di stare vicini alle persone ed ai loro bisogni, curandone e prevenendone le fragilità, un'idea di "solidarietà" che, persa nei suoi slogan, una certa politica ha dimenticato. Crediamo che chi riesce a mettere al centro del proprio pensiero e della propria azione le persone ha già vinto. 

Quindi forza Manuela, avanti tutta con Maurizio Mangialardi Presidente


Un abbraccio convinto,

La Redazione

mercoledì 2 settembre 2020

I nostri candidati alle Elezioni Regionali Marche 2020: Manuela Bora

Continuiamo con la presentazione dei candidati, di espressione PD, della provincia di Ancona per le prossime Elezioni Amministrative Regionali che si terranno il 20 e 21 SETTEMBRE. 
 
In rigoroso ordine alfabetico andiamo a conoscere: Manuela Bora
 
Anche per lei il nostro quesito: "Parlaci un po di te, cosa ti ha spinto a candidarti e qual è il tuo progetto per le Marche".

"5 ANNI DI IMPEGNO PER LE MARCHE

Il mio amore per la nostra Regione è innato, come pure la passione per la politica. A soli 20 anni mi sono candidata e sono stata eletta consigliera comunale a Monte San Vito. La stessa passione mi ha spinto a laurearmi in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali all’Università Bocconi di Milano. Oggi ho 34 anni, sono sposata e madre di due figli, parlo tre lingue straniere ed esercito la professione di Commercialista. 

Grazie alla grande fiducia che mi è stata concessa cinque anni fa (4.044 preferenze nella provincia di Ancona), nel 2015 sono stataeletta al Consiglio Regionale delle Marche e scelta come Assessora più giovane d’Italia con deleghe allo Sviluppo economico, Green economy, Fondi europei e Pari opportunità.

A questi compiti di grande responsabilità ho affiancato un impegno nelle istituzioni centrali ed europee in qualità di membro e coordinatrice di diverse commissioni economiche e produttive a Roma, Bruxelles e Strasburgo.

Ho interpretato questi ruoli operando sempre nell’interesse dei marchigiani e mi sono adoperata per raggiungere gli obiettivi prefissati ottenendo risultati importanti, riconosciuti da tutti coloro (cittadini ed esponenti delle istituzioni) con cui ho lavorato per raggiungerli.

L’intensa esperienza maturata in questi cinque anni mi ha fatto capire come l’energia, il coraggio, la serietà e la competenza siano ingredienti fondamentali per continuare a immaginare e a costruire nuovi orizzonti per la nostra Regione. Per farlo, è necessario un forte contributo, prima di tutto da parte delle nuove generazioni.

Per questo mi candido nuovamente al Consiglio Regionale, impegnandomi a proseguire il lavoro su tre importanti sfide: Innovazione e sviluppo, Riduzione dell’impatto climatico, Parità di genere.

NUOVE SFIDE PER NUOVI ORIZZONTI

1) INNOVAZIONE E SVILUPPO – PER UNA REGIONE CHE SA CRESCERE E COMPETERE
Mi impegno a proseguire il lavoro avviato con la Legge Regionale 25/2018 “Industria 4.0”, di cui sono prima firmataria, e a promuovere modelli di impresa innovativa per creare nuovi posti di lavoro e professionalità. Gli investimenti in ricerca e innovazione sono la chiave per la creazione di nuovi spazi e nuove opportunità.

Obiettivi:
Ampliare la diffusione della banda ultra-larga e incentivare la digitalizzazione delle piccole realtà aziendali
Semplificare la burocrazia e facilitare l’accesso al credito
Attrarre investimenti esteri e incrementare le esportazioni delle nostre imprese

2) RIDUZIONE DELL’IMPATTO CLIMATICO – SALVAGUARDIAMO LA NOSTRA TERRA!
Quella del clima è la grande battaglia dei nostri tempi. Dobbiamo dimostrare di essere capaci di far crescere le Marche in maniera sostenibile.

Obiettivi:
Ridurre del 40% le emissioni di gas serra a livello regionale entro il 2030 (Agenda 2030)
Proseguire nell’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati
Puntare su un modello di sviluppo basato sull’economia circolare
Ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili e incentivare quello di fonti di energia rinnovabile

3) PARITÀ DI GENERE – IN UNA REGIONE FEMMINILE PLURALE.
Una società civile deve investire sulla libertà delle donne, a tutti i livelli, tutelandole in ogni ambito della loro vita sociale, familiare e lavorativa.

Obiettivi:
Ridurre il costo degli asili nido
Favorire la conciliazione tra vita familiare e lavoro, con aiuti e incentivi alle aziende per agevolare il reinserimento delle donne dopo la maternità, servizi di baby sitting e cure domestiche
Potenziare gli strumenti di accompagnamento all’autonomia per le donne vittime di violenza

I PRINCIPALI RISULTATI OTTENUTI

- attivate il 97% delle risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (567 milioni di euro su 585) – Marche seconda Regione migliore d’Italia per capacità di spesa fondi europei nel 2019]

- creati 3 nuovi centri anti violenza, 2 centri per l’emergenza, 5 case rifugio, 2 case per la semi autonomia e assegnati 3,5 milioni di euro di risorse]

- La Camera di Commercio delle Marche diviene la quinta camera più grande a livello nazionale, l’unica aggregazione realizzata su base regionale]

- Maggior credito per le imprese – stanziati 37 milioni di Euro per lo strumento dei confidi i quali hanno generato credito per oltre un miliardo di euro a beneficio di 27.000 imprese marchigiane]

- in questi anni la Regione Marche ha visto crescere gli investimenti in ricerca & sviluppo a un ritmo 4 volte più rapido rispetto alla media italiana - Oltre 1.000 le nuove assunzioni di personale qualificato, 112 le collaborazioni di università e imprese, 320 milioni di euro gli investimenti attivati. Uno sforzo enorme, grazie al quale nel 2019 le Marche si sono piazzate al quinto posto tra le Regioni italiane nella classifica europea degli innovatori facendo registrare un + 12,9% rispetto al 2011.

- al Patto dei Sindaci, che prevede una forte riduzione delle emissioni di anidride carbonica, hanno già aderito 100 comuni e 35 sono in fase di adesione."

La redazione del Circolo PD di Monte San Vito ringrazia Manuela di vero cuore per il contrubuto offerto con questo articolo. Difficile sintetizzare 5 anni di lavoro, impegno e concretezza e crediamo che, proprio grazie all'esperienza maturata in questi anni, Manuela, figlia di questa terra, rappresenti una risorsa importante per il futuro del nostro territorio. Per le Marche e per i Marchigiani, crediamoci insieme. Forza Manuela. 

 Un abbraccio convinto,

La Redazione


 

lunedì 31 agosto 2020

I nostri candidati alle Elezioni Regionali Marche 2020: Bellomaria Michela

Il 20 e 21 SETTEMBRE sono indette le Elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione Regionale.
Il PD, col candidato Maurizio Mangialardi (sostenuto da molti Sindaci delle Marche e da diverse liste civiche) propone un programma per le Marche ben dettagliato e costruito partendo dall’ascolto e dalla partecipazione delle associazioni del territorio e dei cittadini.
Un PROGRAMMA CONCRETO che potrà garantire alle Marche uno sviluppo di tutti i territori, dalla costa fino a quelli del bellissimo entroterra.
A fianco del Presidente serve una squadra che unisca figure con competenze amministrative già acquisite e figure provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, quotidianamente a contatto con le necessità di aziende e cittadini.
Una squadra equilibrata dal punto di vista di genere, con una prevalenza di DONNE che da oggi presentiamo alla comunità per poterne valutare lo spessore.
Ricordiamo che il candidato Presidente Maurizio Mangialardi è stato scelto dai marchigiani, ha competenze consolidate di amministrazione di un comune come Senigallia, ha ricoperto la carica di Presidente dell’ANCI Marche che gli ha permesso di conoscere le problematiche di tutto il territorio marchigiano e lo ha portato ad interloquire con i vari governi nazionali per le istanze che venivano evidenziate dai territori.
Un Presidente VERO che presenta un programma politico concreto, realizzabile e non fatto da soli slogan!
Dedicheremo un post ad ogni candidato. A tutti abbiamo posto la stessa domanda: "Parlaci un po di te, cosa ti ha spinto a candidarti e qual è il tuo progetto per le Marche"

In rigoroso ordine alfabetico andiamo a conoscere: Michela Bellomaria.

"Sono Michela Bellomaria e sono la candidata del Partito Democratico per le prossime elezioni regionali per l’Area Montana.

Ho 39 anni, sono di Cerreto d’Esi, ho un bambino di 5 anni, sono un operatore socio-sanitario. Ho sempre avuto la passione per la politica e nel 2009 mi iscrissi al Partito Democratico spinta dall’entusiasmo verso questo nuovo soggetto politico che andava a cambiare volto al riformismo italiano. Nello stesso anno, mi candidai nella lista civica a trazione PD per le comunali e replicai nel 2014, quando venni eletta in Consiglio Comunale sempre con una lista civica. Sono sempre stata molto attiva anche nella società civile cerretese: ho fatto parte della Pro Loco, dell’AVIS e ho contribuito a fondare il gruppo comunale di Cerreto d’Esi.

Nel passato più recente, ho sostenuto e promosso le battaglie del circolo PD di Cerreto d’Esi in netta opposizione all’attuale amministrazione comunale cerretese, che sta distruggendo tutte le fondamenta sociali, politiche e comunitarie di Cerreto d’Esi.

Nel partito, ho sempre cercato di portare il mio contributo di idee e proposte, impegnandomi in tutti i fronti affinché il nostro partito continuasse ad esprimere donne e uomini capaci e competenti per la guida delle nostre comunità.

Sono stata eletta nell’assemblea provinciale e regionale e sono membro della segreteria della Federazione di Ancona guidata da Sabrina Sartini.

Come candidata alle prossime regionali, sto portando avanti una campagna elettorale che si fondi sulla normalità, sulla quotidianità e sulla discontinuità.

Prima di essere una candidata, sono una normale cittadina, con un lavoro comune che vive, lavora e cresce la propria famiglia nel nostro territorio, toccando con mano e combattendo quotidianamente con le difficoltà su sanità, depauperamento di servizi e carenze infrastrutturali, come tutti i cittadini.

Con la mia professione di operatore socio-sanitario che mi vede impegnata dalla parte dei più fragili, mi confronto tutti i giorni con i paradossi e le lungaggini del nostro sistema sanitario.

Ho messo tutto ciò al centro della mia campagna elettorale, attraverso la quale mi impegno ad incontrare in maniera propositiva e capillare i cittadini di tutte le comunità dell’area montana: dai grandi centri fino ad arrampicarmi per raggiungere anche il più piccolo borgo di montagna.

A livello politico, in tutti gli organismi, ho espresso la necessità di agire in discontinuità rispetto al passato, attraverso persone ed idee nuove. Il nostro candidato Maurizio Mangialardi interpreta nella maniera migliore questa necessità che viene dal basso: dai nostri circoli e dai nostri concittadini.

Come candidata alle prossime elezioni regionali ho un solo obiettivo: ridare dignità e voce a tutti i cittadini dell’area montana e a tutti i marchigiani che per troppo tempo si sono sentiti e tutt’ora si sentono di serie B."

Ringraziamo Michela per aver aderito alla nostra iniziativa oltre che per la prontezza con la quale ci ha inviato il suo testo, a dimostrazione della sua grande sensibilità ed umiltà, doti che avevamo ampiamente compreso dalle righe da lei scritte. Questo per noi è un motivo in più per farle un grande "in bocca al lupo" per la sua campagna elettorale che, entrando nel vivo, a cosi poche settimane dalle elezioni, diventerà sicuramente più dura e faticosa. Michela noi siamo con te, cosi come saremo con gli altri candidati di espressione PD della nostra Provincia. Forza PD, insieme alla nostra gente, difendiamo Le Marche.

Un convinto abbraccio,

La Redazione

 

domenica 30 agosto 2020

I “nemici” di Francesco e la sfida di un nuovo modello di sviluppo

Terza parte

E’ opportuno che i lettori del blog conoscano almeno queste citazioni tratte da uno dei documenti approvati dal Papa e dai Vescovi alla fine del Concilio Vaticano II. Parlo della Costituzione denominata Lumen Gentium di cui riporto i numeri 1, 31, 38.

Cristo è la luce delle genti: questo santo Concilio, adunato nello Spirito Santo, desidera dunque ardentemente, annunciando il Vangelo ad ogni creatura (cfr. Mc 16,15), illuminare tutti gli uomini con la luce del Cristo che risplende sul volto della Chiesa. E siccome la Chiesa è, in Cristo, in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano, continuando il tema dei precedenti Concili, intende con maggiore chiarezza illustrare ai suoi fedeli e al mondo intero la propria natura e la propria missione universale. Le presenti condizioni del mondo rendono più urgente questo dovere della Chiesa, affinché tutti gli uomini, oggi più strettamente congiunti dai vari vincoli sociali, tecnici e culturali, possano anche conseguire la piena unità in Cristo. (…) 31. Col nome di laici si intende qui l'insieme dei cristiani ad esclusione dei membri dell'ordine sacro e dello stato religioso sancito nella Chiesa, i fedeli cioè, che, dopo essere stati incorporati a Cristo col battesimo e costituiti popolo di Dio e, nella loro misura, resi partecipi dell'ufficio sacerdotale di tutto il popolo cristiano. Il carattere secolare è proprio e peculiare dei laici. Infatti, i membri dell'ordine sacro, sebbene talora possano essere impegnati nelle cose del secolo, anche esercitando una professione secolare, tuttavia per la loro speciale vocazione sono destinati principalmente e propriamente al sacro ministero, mentre i religiosi col loro stato testimoniano in modo splendido ed esimio che il mondo non può essere trasfigurato e offerto a Dio senza lo spirito delle beatitudini. Per loro vocazione è proprio dei laici cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio. Vivono nel secolo, cioè implicati in tutti i diversi doveri e lavori del mondo e nelle ordinarie condizioni della vita familiare e sociale, di cui la loro esistenza è come intessuta. Ivi sono da Dio chiamati a contribuire, quasi dall'interno a modo di fermento, alla santificazione del mondo esercitando il proprio ufficio sotto la guida dello spirito evangelico, e in questo modo a manifestare Cristo agli altri principalmente con la testimonianza della loro stessa vita e col fulgore della loro fede, della loro speranza e carità. A loro quindi particolarmente spetta di illuminare e ordinare tutte le cose temporali, alle quali sono strettamente legati, in modo che siano fatte e crescano costantemente secondo il Cristo e siano di lode al Creatore e Redentore.(…) 38. Ogni laico deve essere davanti al mondo un testimone della risurrezione e della vita del Signore Gesù e un segno del Dio vivo. Tutti insieme, e ognuno per la sua parte, devono nutrire il mondo con i frutti spirituali (cfr. Gal 5,22) e in esso diffondere lo spirito che anima i poveri, miti e pacifici, che il Signore nel Vangelo proclamò beati (cfr. Mt 5,3-9). In una parola: « ciò che l'anima è nel corpo, questo siano i cristiani nel mondo ».”

Quest’ultima metafora è tratta dalla epistola antica A Diogneto, una delle più interessanti opere del cristianesimo antico ed a cui io che Vi scrivo tengo molto. La editrice Citta Nuova ne ha pubblicato una recente traduzione a cura di Fabio Ruggiero.

In conclusione. Dopo il primo post pubblicato qualche settimana fa, abbiamo ripreso a parlare del Pontificato di Francesco, dedicando oggi una riflessione ai “nemici” di Francesco e siamo arrivati a presentare, in linea molto sintetica, il Concilio Vaticano II, un evento che pulsa ancora oggi!

Ai lettori del blog vorrei offrire questa conclusione: il cristianesimo è una religione della incarnazione, non dello spiritualismo; Papa Francesco è figlio del Concilio Vaticano II e per apprezzare, promuovere, custodire le sue innovazioni a tutela della pace mondiale suggerisco di approfondire sia gli scritti e le azioni di Papa Francesco, che anche gli scritti del Concilio Vaticano II.

Pur mantenendo la legittima ed opportuna distinzione tra sfera civile e sfera ecclesiale, penso che le parole ed i gesti di Papa Francesco potranno essere di ispirazione per il PD che sarà chiamato a rispondere nei fatti a chi lo accusa di essere un partito diversamente di destra, neoliberista, conservatore. Il PD è spesso accusato “da sinistra” di aver scelto la via del neoliberismo, contro il sogno di un modello di sviluppo diverso, maggiormente centrato sulle persone e meno sulle merci, sul rispetto del creato e non sul suo sfruttamento.

Nei prossimi post, potremmo ritornare a parlare di “cattolici in politica”. Vi lascio con le parole del Presidente nazionale di Argomenti2000, Ernesto Preziosi, scritte nella Newsletter di questo caldo agosto 2020: Resta aperta la questione di fondo di un maturo rapporto dei cattolici italiani con la politica e la democrazia in questo inizio di XXI secolo nel quale sono venute meno le grandi famiglie che hanno fatto la cultura politica del secolo scorso e la stessa democrazia è oggetto di mutamenti profondi tanto sul piano procedurale quanto su quello sostanziale.”

Giandiego Carastro