sabato 3 ottobre 2020

Un nuovo partito di ispirazione cattolica? Ma non è meglio stare nel PD?

PARTE II

Nella pagine finali del suo libro “Cattolici e presenza politica”, Ernesto Preziosi discute anche le posizioni dell’economista Leonardo Becchetti e del demografo Alessandro Rosina.

Becchetti è famoso in Italia per aver lanciato lo slogan del “voto con il portafoglio”: i cittadini possono orientare i mercati acquistando prodotti dotati di certificazione equa e solidale e ambientale. Il docente di Tor Vergata (Roma) propone di costruire una piattaforma/manifesto di una idea di società che sia riferibile al mondo cattolico (anche nel pluralismo di alcune differenze); tale piattaforma andrà ispirata ai valori cristiani nel loro complesso in modo tale da superare la dicotomia del bipolarismo tra valori etici (per così dire “di destra”) e questione sociale (“di sinistra”). Come Stefano Zamagni, anche Becchetti è contrario a che i cattolici siano minoranza insignificante nei partiti esistenti. E’, però, anche contrario a creare un partitino confessionale.

La terza posizione esaminata da E. Preziosi è quella di un demografo: Alessandro Rosina. Egli si distingue sia da Zamagni che da Becchetti.  Per Rosina serve un nuovo modo di intendere l’impegno politico, puntando su un protagonismo dei cattolici che sia diffuso a partire dalle realtà sociali più dinamiche e positive nel territorio del Paese. Non si tratta di partire da cosa il mondo cattolico può offrire, ma da cosa manca al Paese e cosa i cattolici possono dare ad un progetto che risponda a tale mancanza. A giudizio di Preziosi, Rosina chiede di rafforzare una domanda di Paese che possa essere condivisa anche da esponenti di altre culture politiche e sia come la base di una nuova domanda di politica, intorno alla quale i partiti potrebbero spendersi per la costruzione di un’offerta coerente con tale nuova domanda di buona politica.

Abbiamo viste tre posizioni distinte, frutto del mondo cattolico che è un mondo plurale, non monolitico. Sul tema del pluralismo dei cattolici, riporto alcune parole del prof. Riccardo Saccenti, pubblicate proprio sul sito di Argomenti2000 di cui è Presidente nazionale Ernesto Preziosi: “(…) Alla radice della lunga esperienza democratico cristiana vi è però una cruciale ragione storica, il cui valore non è riducibile al semplice fare “l’interesse dei cattolici”, ma risiede piuttosto nell’aver dato forza alla democrazia repubblicana obbligando i cattolici ad un lungo e complesso itinerario che li ha portati non solo ad accettare la democrazia ma soprattutto a maturare essenziali espressioni di coscienza democratica. È questo uno snodo storico essenziale per il paese e certo anche per la Chiesa italiana, che tuttavia sarebbe sbagliato trasformare nell’unico possibile paradigma di riferimento, senza considerare che, fin dall’inizio, la Democrazia Cristiana ha svolto la propria funzione politica rimanendo, finché le condizioni lo hanno permesso e reso necessario, spazio di espressione di un pluralismo culturale che oggi permane e richiede di trovare ricadute politiche vitali e durature che siano fedeli a questo stesso pluralismo.” (http://www.argomenti2000.it/content/se-è-solo-un-problema-di-percentuali).

Nel post successivo e penso conclusivo, vorrei provare a indicare i motivi e le condizioni per una fruttuosa presenza dei cattolici democratici e sociali dentro un partito plurale quale il Partito Democratico.

Giandiego Carastro


mercoledì 30 settembre 2020

Un nuovo partito di ispirazione cattolica? Ma non è meglio stare nel PD?

Parte I

Questo post è suddiviso in due parti, per agevolarne la lettura e vuole presentare tre diverse posizioni sul tema “cattolici e politica al tempo di Papa Francesco”.

Il precedente post del 30 agosto scorso si era concluso con le parole del Presidente nazionale di Argomenti2000, Ernesto Preziosi, che è autore del recente “Cattolici e presenza politica”, Scholè- Morcelliana, 2020. Da parlamentare per il PD nella precedente Legislatura, Preziosi è stato a Monte San Vito, cinque anni fa, per presentare un suo lavoro precedente: “Una sola è la città”, Editrice Ave, 2014. In questo ultimo libro del 2020, Preziosi compie un lavoro da storico qual è, donandoci una approfondita analisi delle motivazioni ecclesiali, sociali, istituzionali che portarono alla fondazione del Partito Popolare, nel 1919, a partire dalla enciclica “Rerum Novarum” di Papa Leone XIII, che tanto affascinò il sacerdote e prosindaco di Caltagirone, Don Luigi Sturzo, fondatore proprio del PP.

Il libro di Preziosi è attuale perché dedica, soprattutto negli ultimi capitoli, una riflessione sull’eventuale partito di ispirazione cattolica e neocentrista che in tanti vorrebbero costituire. E’ di qualche settimana fa la notizia per cui “il partito dei moderati di ispirazione cristiana e popolare potrebbe diventare realtà il 4 ottobre”.  L’economista e docente dell’Alma Mater Stefano Zamagni, ospite del Meeting di Comunione e Liberazione svoltosi a Rimini, ha spiegato che "non si tratterà di una nuova Dc” e che “in Italia abbiamo bisogno di dare vita a un soggetto politico di centro, moderato, autonomo sia dalla destra che dalla sinistra. E ci saranno anche ricadute a livello locale”. (https://it.notizie.yahoo.com/zamagni-il-4-ottobre-penso-via-libera-al-162936981.html). 

Il prof. Zamagni è Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e grande conoscitore dell'economia civile, introdotta in Italia dal prof. Antonio Genovesi nel 1700.

Il libro di Preziosi è stato pubblicato molti mesi prima di queste dichiarazioni.

Eppure ci è utile perché ci aiuta a capire meglio la posizione del professore dell’Università di Bologna: Zamagni critica la diaspora dei cattolici negli attuali contenitori partitici (come ad esempio nel PD o in Forza Italia o Italia Viva o Lega o Leu o M5S o Fratelli d’Italia, etc), poiché in tal modo i cattolici si condannano ad essere come la minoranza che sa di restare tale, a meno di gesti compassionevoli della maggioranza. Zamagni esclude anche la via di un partito di cattolici come quello di Sturzo e De Gasperi.  Egli propone una terza via: puntare sull’associazionismo politico che si aggreghi su alcuni punti qualificanti basati sull’ economia civile di mercato (distinta sia dall’ economia di Stato che dall’economia di Mercato). Su queste basi, Zamagni chiede al variegato mondo cattolico di convergere su un nuovo progetto politico che egli definisce “ trasformazionale”.

Probabilmente, a partire dal 4 ottobre sentiremo ancora parlare di questo progetto…


Giandiego Carastro


giovedì 24 settembre 2020

Elezioni Regionali Marche: PD primo partito a Monte San Vito

Abbiamo aspettato che i risultati si consolidassero prima di esprimere la nostra soddisfazione per il risultato (locale e provinciale) che ha visto il PD e la coalizione di Maurizio Mangialardi, a cui va il nostro ringraziamento per l’impegno e il progetto elaborato, raggiungere la maggioranza sulle forze della destra.

Il lavoro fatto dai militanti e simpatizzanti ci soddisfa e indica come l’AZIONE POLITICA MESSA IN ATTO DAL GRUPPO DIRIGENTE SIA RISULTATA VINCENTE E CONTRIBUISCA ALL’AFFERMAZIONE, anche, DEL PARTITO DEMOCRATICO CHE RISULTA IL PRIMO PARTITO A LIVELLO NAZIONALE!!

ANCHE A MONTE SAN VITO IL PD È RISULTATO IL PRIMO PARTITO!!!

E anche il PD PROVINCIALE, guidato dal segretario Sabrina Sartini, vede un risultato importante e, con il 28,68%, si conferma primo partito.

Questa percentuale del PD provinciale ha permesso al Partito Democratico di poter eleggere il secondo consigliere regionale, consentendo l’accesso in consiglio regionale a Manuela Bora (alla quale vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro), altrimenti non eletta.

Questi risultati ci impegnano ancora di più a PROSEGUIRE NELL’ATTIVITÀ POLITICA E NELLA COSTRUZIONE DI UN PARTITO APERTO A TUTTI I CITTADINI, non necessariamente tesserati, che hanno a cuore la comunità e condividono le idee.

Il tempo dei capi bastone lo abbiamo archiviato nel 2019 e non tornerà! E questo ha permesso l’avvicinamento di figure nuove (giovani e meno giovani) che credono nella politica e non nel populismo che scomparirà in quanto incapace di dare una visione e guida per il futuro.

Come accade nelle Democrazie prendiamo atto del cambio a livello regionale e auguriamo, per l’interesse dei cittadini, che questa nuova amministrazione, beneficiando dei fondi Europei per i quali ha votato contro sia in Europa che nel parlamento italiano (Acquaroli è uno di quelli), sia capace di utilizzarli bene per risolvere i problemi storici della Regione per i quali sono sempre mancati i soldi.

Nelle Marche dovrebbero arrivare circa 8 miliardi dal Recovery Fund e circa 1 miliardo del MES per la sanità....quindi

BUON LAVORO A TUTTI E ANCORA...GRAZIE!!!!!!!!!!!

https://dati.elezioni.marche.it/votiListe.html


La Redazione

giovedì 17 settembre 2020

Elezioni Regionali 2020: il punto della Segreteria Provinciale PD

Dopo aver presentato tutti i candidati della lista PD per le prossime Elezioni Regionali concludiamo con l'appello al voto del Segretario Provinciale del PD, Sabrina Sartini Speriamo di aver dato a tutti degli spunti di riflessione per scegliere il meglio per la nostra Regione. "Maurizio Mangialardi ha esperienza, capacità e visione, amore per il territorio e spirito di servizio. Maurizio Mangialardi è stato scelto dai Sindaci, da tutto il Partito Democratico e dal centro-sinistra unito. E’ stato scelto nelle e dalle Marche. Ha un #programmachiaro e dettagliato per le #Marche. Insieme a lui, nella provincia di Ancona, nella lista del #PartitoDemocratico ci sono nove candidati, cinque donne e quattro uomini che hanno già dimostrato sul campo, prima di questa esperienza, il loro valore. Anche questi candidati sono stati scelti dai cittadini. Le #Marche sono una #terralibera da decenni, nessuno deve venirci a liberare. Il 20 e 21 settembre si vota per le Marche non per il governo nazionale e le Marche non sono terra di spartizione romana. Si vota per continuare ad avere nelle Marche una #sanitàpubblica, per investire i fondi del Recovery Fund e del Mes, che il centro-destra non ha mai voluto votando sempre contro, per il miglioramento degli #ospedali, per il potenziamento dei #presidisanitariterritoriali, per la riapertura dei #puntinascita e dei punti di #primointervento specie nelle aree interne della Regione, per completare le #infrastruttureviarie (autostrade, ferrovie, aeroporto, porto) e quelle informatiche e telematiche, al servizio dei cittadini e delle imprese. Si vota per mettere mano e concludere in 5 anni la #ricostruzionepostsisma: votare Maurizio Mangialardi significa dare fiducia all’uomo che, da Presidente dell’ANCI, chiese all’allora governo Lega-M5S di introdurre per il terremoto la stessa norma che ha consentito la ricostruzione del ponte di Genova in tempi record. Richiesta bocciata dal centro-destra. Si vota per mantenere alto nelle Marche il vessillo dei diritti civili conquistato in anni di lotte, a cominciare dai diritti delle donne, delle coppie di fatto e di quelle formate da persone dello stesso sesso. Si vota contro il sovranismo e contro la cultura dell’odio. Il voto a Maurizio Mangialardi serve a tutto questo. L’unica sfida vera il 20 e 21 settembre sarà quella tra Maurizio Mangialardi e il candidato del centro-destra. Ogni voto dato a candidati diversi, pur pienamente rispettabile, sarà di fatto un voto regalato alla destra e ai sovranisti. Il 20 e 21 settembre c’è dunque solo un voto utile affinchè le Marche restino libere e progressiste: IL VOTO A MAURIZIO MANGIALARDI!" #mauriziomangialardi #partitodemocratico

Segretaria Provinciale PD

Sabrina Sartini

mercoledì 16 settembre 2020

I nostri candidati alle Elezioni Regionali Marche 2020: Fabio Sturani

Continuiamo con la presentazione dei candidati, di espressione PD, della provincia di Ancona per le prossime Elezioni Amministrative Regionali che si terranno il 20 e 21 SETTEMBRE. 
 
In rigoroso ordine alfabetico andiamo a conoscere: Fabio Sturani
 
Anche per lui il nostro quesito: "Parlaci un po di te, cosa ti ha spinto a candidarti e qual è il tuo progetto per le Marche".

“Ieri è passato. Il domani non è ancora arrivato. Abbiamo solo l’oggi: cominciamo!”  (cit. Madre Teresa di Calcutta)

"Questa citazione riassume perfettamente la necessità di coniugare l'esperienza con una visione prospettica, per realizzare oggi un futuro migliore. La mia esperienza politica inizia nel 1983 nel Consiglio Comunale di Ancona. Due volte Sindaco di Ancona (2001 e nel 2006 sempre eletto al primo turno), con importanti risultati come la riapertura del Teatro delle Muse, l'inaugurazione del Parco del cardeto, il Parco di Posatora, il recupero dell'area in frana, la pedonalizzazione del Corso Garibaldi e l'inaugurazione del Palaindoor di Atletica Leggera. Anche Presidente ANCI Marche e Vice Presidente Nazionale dell'ANCI, con deleghe al Bilancio e Immigrazione. Segretario Nazionale di Federsanità ANCI, occupandomi di Politiche di Integrazione, dai Servizi Sociali dei Comini a quelli Socio-Sanitari delle Aziende Sanitarie. Insieme ai Comini marchigiani ha sostenuto il progetto di Donazione degli Organi all'atto del rinnovo della Carta d'Identità.

Una vita contraddistinta dall'amore e dall'impegno per lo Sport. Agonista in atletica leggera tra le fila della società SEF STAMURA ANCONA. Ho ricoperto diversi ruoli nello sport e per lo sport. Presidente Provinciale e Regionale del CONI fino a diventare Componente del Consiglio e della Giunta Nazionale CONI, rappresentando i comitati regionali. Da giugno 2015 lavora come responsabile della Segreteria del Presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli, seguendo direttamente le deleghe alla promozione sportiva e alle politiche giovanili.

Ho deciso di candidarmi perchè ritengo questa campagna elettorale importante e fondamentale per il futuro delle Marche; perchè sostengo con forza la candidatura di Maurizio Mangialardi e credo che sarà un Presidente efficace e autorevole; perchè voglio portare in Consiglio Regionale la mia esperienza e competenza maturata in questi anni nella macchina regionale, nei miei mandati da Sindaco e da Dirigente dello sport e garantire, proprio grazie a questo, lo sport per tutte le cittadine ed i cittadini e promuovere il turismo e l'economia dei territori grazie allo sport; perchè sono abituato ad ascoltare i cittadini e confrontarmi per dare risposte e, con la mia determinazione, ad essere l'uomo dei fatti; perchè desidero condividere le scelte future legate allo sviluppo sostenibile, alla solidarietà, ai servizi alla persona, alla ricostruzione e alla ripresa economica; per favorire l'integrazione e la socializzazione con l'attività motoria e sportiva nella scuola primaria con un uomo di sport in Consiglio regionale; perchè credo che lo sport sia il farmaco più efficace e la scelta più giusta per la salute e la prevenzione attraverso l'attività sportiva.

Ho lanciato lo slogan "7 IDEE PER LE MARCHE" e "7 IDEE PER LO SPORT"

GIOVANI E FUTURO: creare le migliori condizioni per cui le imprese tornino ad investire sul nostro territorio. Settori centrali per la nostra Regione sono il turismo, le nuove tecnologie, l’ambiente, le energie rinnovabili, partendo dalle politiche scolastiche;

SALUTE: mi impegnerò per potenziare l’assistenza nelle strutture residenziali, migliorare e incrementare l’assistenza domiciliare;

LA BUONA AMMINISTRAZIONE: Efficentare e rendere pienamente funzionali gli apparati amministrativi e tecnici;

GREEN E SOSTENIBILITA': Il mio impegno sarà quello di fare in modo che la Regione agisca attraverso Linee Guida rivolte ai Comuni, favorendo una mobilità più sostenibile, attraverso investimenti e incentivi mirati;

CURA E DIFESA DEL TERRITORIO: Il mio impegno sarà quello di adoperarmi per garantire tempi rapidi nella ricostruzione nei luoghi del terremoto, implementare i fondi a difesa della costa, valorizzare i nostri borghi e le nostre città inserendoli in un circuito di turismo “dolce” dal mare alle colline alle montagne;

ANCONA "CITTA' REGIONE": Nell’unica Regione Italiana “plurale”, il ruolo della città capoluogo riveste comunque una grande importanza. Collegare il porto alla grande viabilità significa rendere agevole il trasporto di merci e passeggeri, così come realizzare il nuovo Salesi significa fare dell’Ospedale Regionale di Torrette una cittadella delle Eccellenze sanitarie;

SPORT E ASSOCIAZIONISMO: Lo sport è un diritto di tutti i cittadini, un elemento di civiltà e cultura che dobbiamo sostenere e promuovere. Dobbiamo quindi potenziare gli impianti e sostenere le associazione e le federazioni sportive, per migliorare e incentivare l’accesso allo sport delle fasce di età più giovani e non solo;

VALORE SOCIALE DELLO SPORT: Lo Sport al centro della Società come valore educativo e di integrazione, un piano di prevenzione sociale per la salute della mente e del corpo. Una promozione dello Sport dall'agonismo all'amatoriale. Lo Sport tra i "diversamente abili" come forma di integrazione sociale;

LO SPORT NELLA SCUOLA: La collaborazione con i vari Enti Comunali, Regionali ed anche Nazionali per verificate le disponibilità di utilizzo delle palestre scolastiche per l’attività sportiva degli studenti e, negli orari extrascolastici, e per definite le risorse necessarie per la sanificazione dei locali. Progetti per il mondo dello sport e della scuola primaria. Instaurare la figura dell'insegnante laureato in Scienze Motorie. E progetti per gli over 65 per arrivare al diritto allo Sport per tutti;

SPORT E SALUTE: Investire nello sport come farmaco a basso costo di prevenzione e di salute per tutti, ogni euro investito in attività sportiva comporta un risparmio di ben tre euro nella spesa sanitaria. Dare piena attuazione alla Legge Regionale così da garantire a tutti i ragazzi under 18 la gratuità delle visite mediche sportive per l’attività agonistica;

COLLABORAZIONE TRA ENTI: E’ fondamentale implementare la collaborazione con il mondo sportivo (CONI, CIP, Federazioni ed Enti di Promozione Sportiva) e con i Ministeri interessati a partire da quelli dello Sport, dell’Istruzione e della Sanità. Proponiamo l’utilizzo dei fondi comunitari nella nuova programmazione europea 2021-2027. 

SPORT, TALENTI E SOCIETA': È compito della Regione valorizzare e permettere la crescita di talenti sportivi, sostenendo lo sport agonistico a partire dalla diffusione dei settori giovanili. Un’attività che ha donato e continua a dare alla nostra Regione atleti di caratura nazionale e internazionale che accrescono il senso di appartenenza al territorio e danno visibilità alla regione. In tal senso, per celebrare la storia sportiva marchigiana, va realizzato un Museo dello sport.

TURISMO ED ECOSOSTENIBILITA': Lo sport si distingue anche come strumento di promozione turistica e sviluppo economico del territorio tramite l’organizzazione di manifestazioni, eventi, gare e stages. Più del 12% del flusso turistico viene promosso dallo sport con evidenti ricadute positive sul settore turistico. Favorire, in collaborazione con le varie Federazioni Sportive, eventi ecosostenibili con progetti plastic freee e di recupero e riciclo del materiale sportivo

IMPIANTISTICA SPORTIVA: Riqualificare e mettere a norma gli impianti esistenti utilizzando i fondi comunitari. Rifinanziare il bando per acquisto automezzi per le società sportive. Completare la rete regionale ciclabile. Attrarre Centri Federali Nazionali, completare il censimento degli impianti sportivi, favorire finanziamenti agevolati a tasso zero a favore dei Comuni e delle società sportive. Stilare un protocollo tra la Regione e i quattro Atenei marchigiani per potenziare l’impiantistica dedicata agli studenti universitari e sottoscrivere convenzioni con i Comuni dedicate all’utilizzo diffuso di tali impianti sportivi. Particolare attenzione e collaborazione va rivolta alla Scuola di Scienze Motorie dell’Università di Urbino."
 
Ringraziamo Fabio per aver accettato il nostro invito su questo spazio e vogliamo chiudere aggiungendo un'ultima motivazione, che riguarda tutti noi, e che anche Fabio cita nella sua campagna elettorale: perchè in queste elezioni ci saranno richiesti l'impegno e la responsabilità di votare e far votare, contrastiamo l'astensionismo e diamo un voto utile per le Marche: votiamo Maurizio Mangialardi come presidente della Regione, votiamo Partito Democratico.

 Un abbraccio convinto,

La Redazione